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Quali obiettivi per l'atleta ?by Cristiana Conti

 

Siamo all’inizio della stagione ed è importante investire del tempo per definire gli obiettivi.

 

Avere un obiettivo è molto utile: mette in mano alla persona la capacità decisionale sugli eventi, favorisce la motivazione, definisce delle priorità, riduce lo spreco del tempo e consente il direzionamento delle energie, inoltre è fondamentale nei momenti down perché ci aiuta a rifocalizzarci.Tutto questo ci è noto, quello che invece spesso passa in secondo piano è che non è importante solo avere degli obiettivi ma sono fondamentali il modo in cui essi vengono individuati (si tratta del GOAL SETTING) e la successiva valutazione (sono stati raggiunti? Se si, attraverso quali strade e risorse? Se no, cosa è successo?).Un’idea di massima di ciò che vogliamo può sembrarci sufficiente, ma se desideriamo massimizzare il nostro potenziale non è cosi…non accontentiamoci! No al vago e al confuso, si al chiaro.

Alcuni punti chiave rispetto ad una corretta definizione degli obiettivi:

- Ricordarsi che esiste una differenza significativa tra OBIETTIVI DI RISULTATO e OBIETTIVI DI PRESTAZIONE. I primi sono legati ad un esito finale di una partita o di una stagione sportiva (es. vincere una partita) e sono importanti ma non sotto il nostro unico controllo e vanno accompagnati da quelli di prestazione; questi sono legati alle nostre competenze, maggiormente sotto il nostro controllo e connessi al miglioramento di un comportamento o di un’abilità ritenuti fondamentali per avvicinare all’obiettivo di risultato

- Piuttosto che cosa evitare o non volere, cerchiamo di preferire una definizione POSITIVA degli obiettivi: cosa vuoi raggiungere? cosa ti piacerebbe ottenere?

- Stare nel generico (es. “voglio diventare più bravo”) non ci aiuta, né nel progettare le strategie né in fase di successiva valutazione: cerchiamo di trovare OBIETTIVI SPECIFICI e STRUTTURATI (es. “voglio migliorare questo specifico aspetto in difesa”) perché sono più efficaci nel dirigere l’azione

- obiettivi troppo facili e poco incentivanti inducono demotivazione: andiamo verso OBIETTIVI STIMOLANTI e SFIDANTI IN TERMINI DI DIFFICOLTà ma comunque REALISTICAMENTE RAGGIUNGIBILI

Come sempre un fattore critico rimane il TEMPO: per fare un buon goal setting per prima cosa occorre fermarsi e ragionare con calma, considerando che questa azione avrà un impatto sull’andamento di tutta la stagione agonistica

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Rubrica di Psicologia dello Sport a cura della Dott.ssa Cristiana Conti

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