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Quanto un atleta ha ( realmente) voglia di migliorarsi?

 

Le storie dei top player ci appassionano, la possibilità di raggiungere traguardi importanti nello sport ci affascina e generalmente se chiediamo ad un atleta cosa vorrebbe fare rispetto alla sua attività la risposta più frequente è: migliorarsi.

Ma siamo sicuri che il desiderio dichiarato di essere un atleta migliore e di voler crescere, si traduca in quei comportamenti quotidiani che permettono veramente di raggiungere di tale obiettivo?

In realtà questo passaggio non è per nulla immediato e a tal proposito ci sono dei punti che possiamo ricordarci:

- l’intento di migliorarsi non equivale immediatamente all’azione. Questa va pensata, progettata e ovviamente attuata. E’ utile capire cosa vogliamo migliorare e identificare degli obiettivi oggettivamente realizzabili: quali azioni possono incrementare la tua efficacia di giocatore? 

- cerca di capire bene cosa per te è importante. Un conto è faticare per ottenere qualcosa che piace ad un altro, ben diverso, è se quella cosa è primariamente significativa per te. Se non ci piace quello che stiamo facendo, sarà molto difficile potersi impegnare davvero.

- nella strada del miglioramento i tempi non sono sempre uguali: a volte si viaggia più veloce, altre volte a ritmi più rallentati e ci sono momenti in cui addirittura sembra di fare dei passi indietro.  Sicuramente occorre avere pazienza ed essere saggi, considerando anche che velocizzare senza ascoltare il proprio corpo e i propri ritmi può essere controproducente e, ad esempio, condurre ad un infortunio

la strada per il miglioramento non è mai lineare anzi, tutt’altro: è piena di ostacoli, di up & down. Occorre impegnarsi con fiducia, tranquillità e determinazione. Avere grinta, essere costanti e leali nonostante le avversità è una grande lezione di vita. Non è facile mettersi in gioco, ma tieni in conto che gli errori fanno parte del percorso e la cosa importante è affrontarli e comprenderli. Solo chi non fa non sbaglia mai.

-non pensare che il miglioramento sia solo il raggiungimento di un grande successo: il miglioramento è fatto prevalentemente da piccoli passi e fondamentale è il lavoro quotidiano

C’è una cosa che è precedente a queste. Prima che con gli altri, compagni di squadra, allenatori e genitori, sii onesto con te stesso: no agli alibi si al rimboccarsi le maniche con umiltà e passione.

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Rubrica di Psicologia dello Sport a cura della Dott.ssa Cristiana Conti

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