La valutazione della stagione By C.Conti
Ripropongo un tema già toccato lo scorso anno: perché e come fare la valutazione della stagione.
Partiamo da una premessa. L’ultima parte della stagione sportiva è normalmente caratterizzata da una buona dose di stanchezza psicofisica e l’impegno che è stato messo durante i mesi precedenti inizia a farsi sentire. Il bisogno che avvertiamo di “staccare” è più che normale: è fisiologico. In quanto tale va’ rispettato in modo da recuperare poi progressivamente al meglio il ritmo e il successivo rientro all’attività.
Questo è però anche un momento potenzialmente molto importante da sfruttare, tanto per l’atleta che per l’allenatore e in generale la Società sportiva nel suo complesso. Prima di chiudere, infatti, c’è un’azione che sarebbe molto importante fare: la VALUTAZIONI DI FINE STAGIONE.
Se infatti la definizione degli obiettivi ad inizio stagione è oramai uno strumento consolidato e ampiamente utilizzato, molto meno diffusa è la pratica di analisi globale della stagione. Perché? Uno dei fattori può essere la delusione rispetto ad un’annata che per varie motivazioni magari non ci ha pienamente soddisfatti e c’è da ammettere che stare li a guardare quello che non è andato, non è esattamente semplice. Tuttavia non è detto che un finale soddisfacente conduca ad una direzione di analisi diversa perché spesso la tendenza generale è quella di accontentarsi ed impigrirsi verso l’osservazione dei vari processi che lo hanno reso tale. Considerare in dettaglio la stagione conclusa è invece una pratica molto produttiva se si vuole crescere e migliorare: imparare dall’esperienza è infatti una delle qualità più importanti per uno sportivo e in generale per la persona.
Ovviamente tutti i protagonisti della scena sportiva sono coinvolti: ciascuno con il proprio ruolo, ha infatti vissuto la stagione perseguendo degli obiettivi ed ha la necessità di capire come si è posizionato rispetto ad essi
Pochi ma efficaci punti da considerare rispetto alle valutazioni di fine stagione: