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Il peso non è tutto by F.Faldi

Per quanto la nostra bilancia possa essere precisa,non saprà mai dirci se siamo davvero dimagriti!

 

La bilancia è sincera nel comunicarci quanto pesiamo in chilogrammi, ma non ci rivela assolutamente nulla su quanto siamo “grassi”, su quanta acqua c'è nel nostro organismo, né su quanti muscoli abbiamo. Possiamo infatti aumentare di peso, ma non ingrassare o, viceversa, calare di peso e non perdere grasso. Per capire questa affermazione dobbiamo considerare il corpo umano come una struttura complessa, costituita da molti organi e tessuti, che, per funzionare adeguatamente, deve rispettare determinate proporzioni fra le sue componenti.

Esistono molti modelli esplicativi della composizione corporea, il più semplice dei quali suddivide il corpo in due distretti fondamentali: MASSA GRASSA e MASSA NON GRASSA, vediamolo meglio.

  • MASSA GRASSA (Fat Mass)

Con questo termine ci si riferisce al grasso totale. Nell'uomo di riferimento rappresenta circa il 15% del peso corporeo, mentre nella donna si aggira intorno al 27%. Esistono due tipi di massa grassa:

  • Grasso essenziale: necessario per le normali funzioni vitali degli organi. Si stima debba essere intorno al 3% del peso nell’uomo e al 12% nella donna. È importante non perdere mai questo tipo di grasso poiché mantiene in salute i nostri organi e ne permette il corretto funzionamento.

  • Grasso di deposito: può essere viscerale, con funzione protettiva, o sottocutaneo, di riserva. Nell’uomo in media è circa il 12% del peso totale, mentre nella donna il 15%. È il grasso che tanto ardentemente combattiamo nel tentativo di superare la prova costume o ridurre il girovita.

 

  • MASSA NON GRASSA (Free Fat Mass):

È il compartimento più attivo dal punto di vista energetico e determina il nostro metabolismo di base. Rappresenta in media l’85% del peso di uomo e il 73% di quello di una donna. A differenza del grasso di deposito influisce positivamente sulla prestazione sportiva. Per massa non grassa si intende:

  • Tessuto muscolare;

  • Tessuto osseo;

  • Acqua (intra ed extra cellulare);

  • Organi.

Cosa significa se perdo peso?

Perdere peso non equivale necessariamente a “dimagrire”, cioè a perdere grasso. A far scendere i numeri sulla bilancia potrebbe essere anche una perdita di massa muscolare, oppure di acqua. Nel primo caso il rischio è quello di abbassare il proprio metabolismo, con conseguenze che è facile immaginare, nel secondo caso si rischia invece di andare incontro a disidratazione. Spesso un rapido calo ponderale è un sintomo di allarme. Per questa ragione le diete drastiche, prive di carboidrati o sbilanciate, minano la composizione corporea e quindi il corretto stato di salute.

Perché è importante valutare la composizione corporea?

La misura della composizione corporea, o massa corporea, è un indice attendibile del corretto stato di salute e un indicatore interessante della potenziale performance atletica. La valutazione dei soli parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze, etc.) non permette un’adeguata analisi delle modifiche che avvengono nel tempo a livello biochimico e cellulare. Combinare questo tipo di informazioni con un quadro dettagliato della nostra composizione corporea serve a:

  • Valutare l'effetto nel tempo dell'alimentazione e dell'esercizio fisico;

  • Stimare con precisione il peso corporeo desiderabile di un soggetto;

  • Identificare il rischio di salute associato a livelli eccessivamente alti o bassi di massa grassa;

  • Identificare il rischio di salute associato ad accumulo di grasso intra-addominale;

  • Monitorare eventuali cambiamenti di composizione corporea associati a patologie;

  • Monitorare i cambiamenti durante l'accrescimento e l'invecchiamento.

Che cosa influenza la nostra composizione corporea?

  • Sesso, mediamente le donne hanno una maggiore concentrazione fisiologica di grasso rispetto agli uomini, ciò serve a garantire una corretta produzione ormonale e ad assicurare una riserva energetica in caso di gravidanza;

  • Età, ogni età è caratterizzata da una diversa composizione corporea che si modifica nel tempo;

  • Durata, frequenza e intensità dell’attività fisica;

  • Abitudini alimentari, diete pregresse e stato nutrizionale.

Come possiamo misurare la nostra composizione corporea?

Oggi sono disponibili numerosi metodi per la valutazione della composizione corporea che impiegano tecniche semplici o sofisticate, differenti per costi, complessità e invasività. Tra i metodi più semplici e meno invasivi vi è senza dubbio la Bioimpedenziometria (BIA), che consente di analizzare la composizione corporea in pochi secondi grazie alla rilevazione dell'impedenza, ovvero della "resistenza" opposta dall'organismo al passaggio di una corrente elettrica alternata di bassa frequenza. Pur esistendo in commercio bilance ad uso domestico dotate di questa funzione, i risultati non sono particolarmente attendibili poiché, richiedendo una posizione eretta che comporta inevitabilmente la fuoriuscita di acqua dalle cellule, necessitano di fattori di correzione altamente specifici. È pertanto preferibile che tale analisi venga effettuata da dietisti o da altre figure professionali specializzate in ambito sportivo e/o nutrizionale.

Dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso.”

(ROBIN WILLIAMS)

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Rubrica di dieta e nutrizione a cura della Dott.ssa Francesca Faldi