Imparare a respirare by C.Conti
IMPARARE A RESPIRARE
La respirazione è una funzione fisiologica necessaria e basilare per l’essere umano. Sebbene il respiro sia alla base della vita, proprio perché “va da solo” siamo abituati a farci poca attenzione.
Non cambia tanto il discorso se la popolazione a cui facciamo riferimento è quella sportiva; è incredibilmente basso, infatti, il numero di atleti che utilizza la respirazione in modo corretto e pienamente consapevole.
Qualche spunto su questo importante processo:
- Il modo in cui si respira ha molto a che fare con le prestazioni atletiche (e in genere con la qualità della vita): oltre ad una migliore funzionalità cardiovascolare e polmonare, una maggior ossigenazione dei tessuti e funzionalità del sistema linfatico, respirare correttamente può diminuire lo stress e la tensione muscolare, ridurre la fatica, incrementare la reattività, garantire un maggior controllo su sé stessi nonché favorire una qualità del sonno più alta.
- Può essere un processo sia inconsapevole che (in parte) volontario Per la maggior parte del tempo non ci rendiamo conto di respirare e lo facciamo in automatico, ma se vogliamo- entro certi limiti- siamo in grado di influenzare il ritmo, l’ampiezza e la durata di ogni singolo respiro. Ricordiamoci: la respirazione è soggetta ad adattamenti e quindi allenabile.
- Respirare meglio… fa pensare meglio Un respiro consapevole si collega infatti a dei miglioramenti di tipo cognitivo: permette di concentrarsi pienamente nelle azioni che si stanno svolgendo, riorientare l’attenzione in caso di distrazione, avere maggiore maneggevolezza dei pensieri ed essere meno “turbati” da quelli negativi e fuorvianti. Potremmo dire che il controllo del respiro determina una mente più tranquilla ma anche più reattiva e lucida nel prendere decisioni.
- Il respiro è condizionato dal nostro stato fisico ed emotivo Il modo in cui respiriamo riflette lo stato fisico della persona (quando facciamo uno scatto, andiamo solitamente in affanno e abbiamo un respiro poco profondo, veloce e ritmato), ma anche quello psicologico (una persona che si trova in uno stato di stress molto alto tende ad avere una respirazione molto veloce e con poca profondità, mentre una persona in stato di calma tenderà ad avere un respiro profondo e completo)
- Il nostro modo di respirare condiziona il nostro stato psicologico Si tratta della situazione complementare alla precedente, considerando che i tra i due aspetti vi è una reazione biunivoca. Un certo modo di respirare, infatti, è in grado di modificare il nostro stato emotivo e di stress. Come? assumendone il controllo, ovvero cambiando consapevolmente il ritmo di ogni respiro (rallentandolo) e la profondità (aumentandola) perché ciò determina una riduzione dei battiti cardiaci
- Una respirazione profonda e lenta ha la capacità di abbassare i battiti cardiaci e, di conseguenza, ha un effetto rilassante ed aiuta ad allentare gli stati d’ansia. Fondamentale nella respirazione è l’espirazione, in parole poche più sarà lunga la espirazione maggiore sarà l’efficacia del rilassamento. Questo perché in fase di inspirazione ad essere maggiormente chiamato in causa è il sistema simpatico (che favorisce l'eccitazione e preparando il corpo alla reazione), mentre nelle fasi di espirazione il coinvolgimento principale è a carico del sistema parasimpatico (stimola la quiete, il rilassamento, il riposo, la digestione e l'immagazzinamento di energia)