Il successo ci rende felici?
Rubrica di Psicologia dello sport
a cura della Dott. Cristiana Conti
Il successo ci rende felici? Questa osservazione che può sembrare piuttosto ovvia porta con sé, invece, alcune considerazioni a livello educativo che è importante fare. Aiutare il giovane atleta ad inquadrare il significato del legame tra Successo e Felicità è, infatti, decisivo.
Il primo passaggio critico è definire in modo appropriato uno dei termini in gioco. Cosa vuol dire successo? Ciascuno di noi ha un’idea personale di cosa sia il “successo” e pone attenzione su un aspetto piuttosto che su un altro (a tal proposito: quale è la prima parola o immagine che ti è venuta in mente?). In ambito sportivo, soprattutto a livello giovanile, sarebbe però importante allinearci tutti nel considerare il successo primariamente come la REALIZZAZIONE e lo SVILUPPO DELLE PROPRIE POTENZIALITÀ.
Coach John Wooden lo descrive cosi: “Il successo è la quiete mentale che viene dal sapere che hai fatto tutto quello che era in tuo potere per diventare il meglio assoluto che sei capace di diventare” ponendo l’attenzione sullo sforzo che ciascuno può mettere per raggiungere la propria realizzazione. Una volta che è stata fatta questa premessa, il resto scorre molto più facilmente ed è logico considerare lo stato di piacere che ciascuno di noi prova quando ha sperimentato le proprie risorse e raggiunto certi traguardi.
Il legame tra successo e felicità è circolare. La ricerca infatti evidenzia come non solo il raggiungimento di un obiettivo ci faccia stare bene, ma anche, viceversa, che uno stato d’animo positivo favorisce l’attivazione e l’impegno.
Proprio considerando questa circolarità, bisogna fare attenzione alla rappresentazione che spesso un giovane ha del successo. La figura dell’Iceberg ci aiuta: spesso vediamo “i lustrini”, le cose positive e i vantaggi di una situazione di successo, ma la realtà è mooolto diversa. Raggiungere degli obiettivi è possibile, ma nulla (realmente) avviene senza una buona dose di impegno, dedizione e sacrificio. Le scorciatoie non sono la soluzione e se esiste una via per il raggiungimento del successo essa è fatta di pratica e sforzi per migliorare costantemente i propri limiti.