Il momento del pasto è soggettivo: per alcuni è un’esperienza mistica ricca di tentazioni, per altri è poco più che una noiosa lotta con le verdure.
Il rapporto con il cibo dipende dal carattere, dalla storia, dalle abitudini e, ovviamente, dai gusti personali. Accanto a chi si emoziona per una pasta al pomodoro c’è sempre chi, pur di non mangiare, si cimenta in sculture improvvisate con la mollica del pane o coltiva orticelli di purè con la punta della forchetta.
A volte però, per un motivo o per un altro, capita di desiderare qualcosa di diverso: un paio di chili in più o qualche centimetro di pancia in meno.
Come si fa a trovare quella spinta per decidersi a cambiare? È possibile impedire alla gola di prendere il sopravvento se si considera il cibo il massimo piacere della vita? E come è possibile mangiare un pochino di più quando sembra tutto così poco interessante?
Ovviamente la determinazione è fondamentale e, purtroppo, non esiste una formula magica, l’importante è non arrendersi e giocare d’astuzia!
TRUCCHI PER MANGIARE MENO:
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Mettere in tavola le porzioni già fatte, non i vassoi, così da non cedere alla tentazione di servirsi una seconda volta;
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Portare la fetta di pane e non il cestino, perché avere intorno inutili tentazioni?
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Evitare distrazioni durante il pasto (come tv, pc, telefoni, giornali, riviste). L’occhio registra le quantità che mangiamo e le comunica al cervello per attivare i segnali di sazietà, meglio restare concentrati;
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Alzarsi a fine pasto per evitare di smangiucchiare all’infinito senza quasi rendersene conto;
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Masticare bene e fare piccoli bocconi, così da aiutare la digestione e avvertire il senso di sazietà. Servono 20-30 minuti perché il cibo raggiunga lo stomaco e poi l'intestino, ed è proprio questo il tempo necessario ad inviare i segnali chimici al cervello e comunicargli che s è sazi;
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Usare piatti piccoli, poiché il vuoto del piatto grande potrebbe generare insoddisfazione;
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Fare la spesa dopo aver mangiato e usando una lista;
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Tenere cibi pericolosi in punti poco accessibili, sperando che la pigrizia faccia la sua parte;
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Assecondare le sensazioni e ogni tanto rompere le regole. Se ci va un cioccolatino scegliamolo fondente, ma non obblighiamoci alla solita mela, finiremo per mangiare 3 mele…e 1 cioccolatino!
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Non darsi dei limiti troppo restrittivi, proibirsi totalmente di qualcosa alla lunga potrebbe portare a indulgere nei cibi proibiti in modo smodato e senza alcun controllo;
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Lavarsi i denti subito dopo i pasti! Quando si ha la bocca profumata e pulita, si desidera mantenere quella piacevole sensazione di freschezza;
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In occasioni come feste o buffet è preferibile dare un rapido sguardo al tavolo imbandito e decidere prima cosa si metterà nel piatto, poi cominciare a servirsi;
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Resistere 10 minuti alla tentazione del fuori pasto. Spesso la voglia di cibo è solo temporanea, cercare di distrarsi per almeno 10-20 minuti con un'attività a scelta prima di cedere alla tentazione;
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Masticare una gomma può distrarre la mente dalla sensazione di fame e convincere il cervello che si sta realmente mangiando; in alternativa sorseggiare un tè o una tisana o succhiare lentamente una mentina senza zucchero.
TRUCCHI PER MANGIARE DI PIU’:
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Usare piatti grandi e non riempirli del tutto. Si può sempre aggiungere altro cibo dopo, l’importante è non spaventarsi di fronte a un piatto completamente pieno;
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Evitare bevande gassate, ingombrerebbero lo stomaco inutilmente;
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Bere lontano dai pasti per contrastare il senso di sazietà precoce e il gonfiore addominale;
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Preferire alimenti poco voluminosi e ricchi di energia;
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Tostare il pane per renderlo più digeribile e meno ingombrante, eventualmente aggiungere un po’ di olio di oliva per aumentarne l’appetibilità e l’apporto calorico;
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Fare 2-3 spuntini e 3 pasti principali: anche se in molti credono che mangiare spesso consente di "accelerare" il metabolismo, non ci sono studi scientifici che confermano questa ipotesi;
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Evitare di mangiare in luoghi troppo rumorosi o con odori forti o particolari, un ambiente rilassante è l’ideale per godersi il pasto;
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Quando non si può mangiare è utile bere, non bibite gassate, ma succhi o frullati preparati con frutta fresca, yogurt o latte intero e mandorle o pinoli ammorbiditi e tritati;
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Preferire gli spaghetti alla pasta corta, perché hanno una resa minore e se ne riesce a mangiare di più;
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Laddove possibile, fortificare gli alimenti graditi con cibi altamente calorici e dal volume ridotto (ad es. olio, parmigiano, latte, burro, maionese, frutta secca e a guscio);
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Evitare discussioni a proposito del cibo e evitare di parlare di cibo a tavola.
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Preparare il cibo o essere informati su cosa verrà servito prima di sedersi a tavola, così da non farsi cogliere dall’ansia di fronte a piatti nuovi o insoliti;
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Variare spesso la qualità degli alimenti;
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Fare piccoli passi alla volta, non scoraggiarsi e non impuntarsi su risultati immediati.