Cosa rende efficace una squadra by C.Conti
Sicuramente questo è un argomento che dovrebbe destare l’interesse di chi si occupa di team in ogni momento dell’anno e all’ inizio della stagione si rivela una riflessione decisiva…ma...l’efficacia e la buona funzionalità di una squadra sono un work in progress e occorre prestare quindi sempre tanta attenzione alle dinamiche presenti. Fondamentale non è solo il momento iniziale, ma tutte le fasi della storia di un gruppo, sia per attivare processi di crescita e miglioramenti continui sia per rispondere al meglio alle richieste prestative della stagione, specialmente quando la stanchezza dell’annata si fa sentire. In questi momenti si può far riferimento agli elementi che caratterizzano l’efficacia di un team per vedere ciò che sta maggiormente funzionando e quali sono i tasti su cui poter spingere.
Una squadra sportiva può essere definita come un “piccolo gruppo orientato al compito e alla prestazione, i cui membri sono interdipendenti, vogliono raggiungere un fine condiviso e sviluppano un’identità collettiva” (Wegner &Wilhelm); esiste chiaramente una divisione di compiti (distribuzione di ruoli) e di potere (gerarchia di status). La squadra ovviamente non nasce tale: costruisce e rinnova il proprio essere ed il proprio modo di agire nel tempo.
All’interno di un contesto prestativo, un efficace funzionamento dei processi di gruppo (in primis la leadership, la coesione e la comunicazione) è fondamentale per il raggiungimento del miglior risultato possibile e consente di fare emergere le potenzialità collettive. Il grado con cui una squadra lavora bene insieme dipende chiaramente da diversi fattori, in particolare le qualità dei membri e la loro reciproca attrazione, la natura del compito, quanto i membri vogliono realizzare il proprio obiettivo principale e la fase in cui si trova il team.
Quali sono le principali caratteristiche di una squadra efficace?
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[Piccola nota] Quando parliamo di produttività di gruppo, occorre comunque fare una premessa e distinguere la “produttività potenziale” (legata alle risorse presenti nei vari membri) dalla “produttività effettiva” (come si esegue il compito nella realtà), riconoscendo che quasi mai esse coincidono. Ci sono, infatti, quasi sempre, delle perdite di processo che corrispondono all’”insieme dei processi che impediscono lo sfruttamento pieno delle risorse di gruppo e quindi la produttività massima dello stesso”.
Il lavoro principale sta nel minimizzare le perdite di processo e massimizzare così le risorse presenti. Un aiuto in questa direzione è la focalizzazione sugli obiettivi e la responsabilizzazione di tutti i membri coinvolti: ciascuno è e sarà significativo per il raggiungimento dello scopo della squadra.